Perché Acrònico?
Forse perché il tempo ci chiude in una bolla trasparente, isolando il movimento del nostro pensiero entro un limite che non merita. E con questo ci lascia intendere che intorno a noi ci sia uno spazio finito e limitato, e che nulla oltre quel confine sia possibile…
Tuttavia questa barriera è fortunatamente solo fittizia. Essa vive dentro di noi, e soltanto osservando con cura il nostro profondo sarà verosimile superarla.
L’ideale sarebbe l’attimo in cui
il tempo si concentra, anzi si annulla,
e tutto diventa possibile..
Ernst Junger – Eumeswil
Leggendo la risposta alla domanda del perché acronico mi viene in mente che l’attimo ideale a cui si fa riferimento, ovvero l’attimo in cui il tempo si annulla, non esiste per definizione, tanto meno noi esisteremmo, tanto meno noi avremmo questa esperienza terrena. In questo universo immerso in un tempo che è apparentemente finito sono convinto ne esistano altri apparentemente celati e funzionali alla nostra esistenza. Quest’ultima affermazione ‘nostra esistenza’ credo sia l’unico dato di fatto sperabile e ideale.