Miti e tempo ciclico
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I miti sono, in primo luogo, manifestazioni pubbliche che rivelano l’essenza dell’anima e per questo raccontano sempre delle origini, o per lo meno, di quel che è originario. Il mito, quale che sia la sua natura, è sempre un “precedente” e un “esempio”, non soltanto rispetto alle azioni dell’uomo, ma anche rispetto alla propria condizione e risalgono a un narratore primitivo e ai suoi sogni, a uomini mossi dallo stimolo appassionato delle loro fantasie. Questi uomini non si differenziavano gran che da coloro che dopo molte generazioni sono stati chiamati poeti o filosofi.
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I miti si perdono nel profondo pozzo del passato, come sappiamo da Thomas Mann, o se vogliamo nei remoti recessi della memoria collettiva, nelle strutture congenite del Sapiens. Ma, passando attraverso le epoche storiche e le differenti culture, i miti si arricchiscono e talvolta, di arricchimento in arricchimento, arrivano a cambiare senso.