Preoccupazione in Canonical?
Forse non è il caso di creare allarmismi in casa Canonical, ma le recenti notizie nel mondo dell’IT dovrebbero quantomeno far sollevare le antenne di emergenza allo sponsor di Ubuntu.
Consideriamo i seguenti punti:
- Google sta pianificando di distribuire un sistema operativo open-source leggero, dal nome Google Chrome OS, specificatamente realizzato per i netbook. Dell e Hewlett-Packard hanno già dichiarato il loro interesse.
- Microsoft Windows 7 sarà rilasciato il prossimo ottobre 2009, e le prenotazioni scontate hanno raggiunto numeri preoccupanti.
- I maggiori rivenditori al dettaglio statunitensi, quali Best Buy e Staples, sembrano essere sempre meno interessati all’impiego di Linux nei netbook.
Non c’è da stare tranquilli in Canonical.
Ma fra questi, l’elemento di maggiore preoccupazione è dato da Google Chrome OS. Un utente tipico medio sicuramente acquisterebbe con maggiore serenità un prodotto marcato Google che non Ubuntu, non fosse altro per la maggiore diffusione del nome e del brand.
Canonical perciò si troverà presto a competere sempre più contro i titani (Microsoft, Apple e Google) oltre agli storici fornitori Linux ormai radicati (Red Hat e Novell). È forse per questo che Canonical ha – con saggezza – avviato nuove fonti di reddito lanciando servizi e prodotti aggiuntivi nei settori dello storage (UbuntuOne), della gestione remota (Landscape) e dei servizi cloud privati.
(Foto: Worried Eddie by tishay)
Red hat e Novell non li metterei come avversari, risiedono su un mercato diverso in questo caso (parlando di desktop)
Ma parlando di Server (come sta giustamente facendo Shuttleworth da ormai 6 mesi) sono dei veri concorrenti.
Ho pensato la stessa cosa quando ho visto l’annuncio di Google Chrome OS… un bel concorrente per Ubuntu. Però aumentando il numero di distro, aumenta anche la qualità del sw libero, quindi dal punto di vista di utilizzatore è una bella notizia.
ciao, iced
Beh, canonical ne ha da fare di strada prima di poter poter concorrere con RH e Novell
1. gli manca il know how per dare il livello di assistenza di RH e Novell (loro sono quelli che il software lo sviluppano, e sanno come funziona, canonical prende e impacchetta e basta)
2. gli manca il sistema operativo! RHEL e SLED hanno un long term support VERO, cioè con backport di bugfix e di features, cosa che canonical non è in grado di fare, (principalmente per via del punto 1). Inoltre, ubuntu non è nemmeno lontamanamente paragonabile a una RHEL in quanto a qualità. (che agli ubuntu fanboy piaccia o no, le cose stanno cosi’)
3. gli manca credibilità: RH e Novell ormai sono nomi consolidati. Canonical dovrà dimostrare di valere qualcosa prima che qualcuno sia disposto a scucire dei soldi per passare ad ubuntu rinunciando a soluzioni di provata qualità
Federico, grazie del commento che aumenta la pluralità di opinioni. In quanto alla qualità, spero tu abbia provato ubuntu server su applicazioni cluster (come ho fatto io) ed abbia i numeri a disposizione per sostenere quello che dici, altrimenti rischi anche tu di essere un RHEL “fanboy”.
🙂
Sono perfettamente d’accordo sul punto 3.
Ciao Fabio,
no, non sono un RHEL fanboy, perchè sono un utilizzatore abbastanza eterogeneo (amministro molte macchine RHEL/CentOS, ma ho anche qualche Debian e Ubuntu). Devo ammettere però che preferisco le prime. Anche se ho avuto il mio periodo di Debian love in passato, poi sono sempre tornato sotto il cappello!
La qualità purtroppo non è “numerabile”, quindi non posso soddisfare la tua richiesta!!! Però, se si smanetta tanto con i vari sistemi, è abbastanza tangibile.
D’altra parte, basta prendere in considerazione il tempo e lo sforzo che c’è dietro ad una release di RHEL e quello che c’è dietro ad una release di ubuntu (che sia LTS o meno) per capire che non sono nemmeno confrontabili!
E con questo non voglio dire che Ubuntu faccia schifo, ma solo che se Canonical un giorno vorrà proporsi come alternativa di alto profilo e chiedere dei soldi per Ubuntu server dovrà adeguarsi ai livelli qualitativi della concorrenza.
Ciao,
F.
A distanza di tre mesi ha ancora senso rispondere ad un post del genere ?
Visto che il tema proposto non è da poco ho cominciato a rispondere e poi, accorgendomi che stavo andando per le lunghe, ho deciso di scrivere un post sul mio blog, cercando poi di riportare la discussione qui.
A tra “poco” {il tempo di scrivere e pubblicare il post}
Pingback: Preoccupazione in Canonical – la risposta - kOoLiNuS:blog
OK, il trackback ha funzionato !
^__^
Grazie Nicola! Segnalo a tutti le ottime riflessioni su questo argomento da parte di Nicola Losito nel suo blog