Open Source

L’Agenzia delle Entrate costringe il cittadino al software proprietario

Tutto il software prodotto dall’Agenzia delle Entrate per le dichiarazioni 2008, scaricabile dal loro sito, viene distribuito unicamente per le piattaforme Windows e Macintosh. Le applicazioni in questione sono messe a disposizione dalla Pubblica Amminstrazione con assistenza guidata e invio telematico, predisposte dall’ Agenzia la quale successivamente invia la ricevuta.

Pertanto il cittadino (o lo studio tecnico commercialista) che volesse usufruire delle ormai indispensabili procedure telematiche per la produzione del modello Unico 2008, IVA, mod. 770, ecc, dovrà necessariamente disporre di un sistema operativo proprietario.

Mi domando: ma chi usufruirà di tale vantaggio, potrà almeno dedurre dalla propria dichiarazione il costo aggiuntivo del Sistema Operativo che la Pubblica Amministrazione costringe ad acquistare? A chi dobbiamo inviare il conto?


6 pensieri riguardo “L’Agenzia delle Entrate costringe il cittadino al software proprietario

  • Pingback: Domenico Lofù Official Site » Blog Archive » L’Agenzia delle Entrate costringe il cittadino al software proprietario

  • Concordo..La Microsoft è una multinazionale come tutte..e a quei livelli li non si ha a cuore niente e nessun se non il fatturato!
    Ciao

    Rispondi
  • prima di tutto il sito delle entrate è SCHIFOSAMENTE lento, m a parte questo sono degli emeriti çàé+ù*@#, aprendo i file per mac si vede che i programmi sono scritti in java , e, quasi x definizione, java = portabilità ma allora x’ diamine non l’hanno predisposto per sistemi liberi?
    (probabilmente si può farlo a manina con script e hack, ma diamine mettere li i files .class, uno scriptino x installarli e uno x configurare…)
    uno schifo…

    Rispondi
  • la solita cavolata italiana….si aggiunge al sito dei video della rai e chissà a quanti altri….

    Rispondi
  • quei ladei delle agenzie delle entrate emettono decine di migliaia di cartelle pazze, perche hanno una provvigione
    sui maggiori cricavi effettuati.
    Sono dei ladri

    Rispondi
  • Pingback: Open Source nella PA? Una lunga strada | Una Rete

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.