Il formato OpenDocument e la ODF-Alliance
La ODF Alliance, lanciata nel marzo del 2006, promuove e sostiene l’uso dei formati OpenDocument affinchè le pubbliche amministrazioni possano ottenere maggiore controllo e egestione diretta dei propri documenti.
Il considerevole slancio dietro all’organizzazione di ODF Alliance è dimostrato dal crescente numero di membri raggiunto in questi due anni: oltre 550 membri in 58 Paesi.
Il formato OpenDocument rappresenta l’unico standard aperto per la applicazioni d’ufficio, ed è completamente indipendente da qualunque vendor. Sviluppato presso OASIS (Organization for the Advancement of Structured Information Standards) attraverso un processo trasparente e multi-vendor, ODF è uno standard aperto – basato su XML – per i formati dei file di documenti (testi, grafici, presentazioni e fogli di calcolo). È disponibile per l’uso e l’implementazione, ed è libero da qualsiasi costo di licenza o royalty. Nel maggio del 2006, l’ODF è stato approvato unanimamente come Standard ISO/IEC 26300.
L’uso di uno standard aperto assicura che le informazioni per l’utente siano accessibili e inidipendenti dalla piattaforma e dalle applicazioni, anche al cambiare della tecnologia. Le organizzazioni e i privati che scelgono di affidare i propri documenti al formato OpenDocument evitano la dipendenza da un singolo vendor, acquisendo la libertà di cambiare applicazione in ogni momento qualora il vendor stesso aumentasse il costo licenza, modificasse lo standard di formato oppure non garantisse più il supporto all’applicazione originale. L’adozione dell’OpenDocument è particolarmente raccomandato alle organizzazioni governative in quanto esso può effettivamente garantire che un documento salvato oggi non sarà domani bloccato dalla tecnologia.
Numerosi governi nel mondo hanno emanato leggi per l’uso e l’adozione di ODF nel loro Paese. L’Italia non ha ancora assunto una posizione ufficiale.