Gartner – Lo stato dell’Open Source – parte seconda
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Una delle differenze fondamentali tra i servizi “cloud-computing” o “Software As a Service” e quelli tradizionali è rappresentata dal fatto che nel modello tradizionale l’utente deve acquistare in proprio tutta l’infrastruttura di base (hardware e licenze software). Di conseguenza, il costo di tale infrastruttura non è un argomento di interesse per i fornitori di software mentre invece diviene un aspetto di fondamentale importanza per le società che offrono servizi cloud-based.
Questo spostamento economico di base ha portato la maggior parte dei fornitori di servizi distribuiti a dirigersi verso soluzioni di hardware a noleggio e di software Open Source, al fine di ridurre drasticamente i costi dei servizi offerti agli utenti. In particolare, il più grande data-center cloud dispone del proprio kernel Linux, anzichè pagare una licenza per una distribuzione Linux supportata (es: Red Hat), così da eliminare completamente i costi di licenze software.
In definitiva, solo riducendo drasticamente i costi della propria infrastruttura (hardware in comodato e software Open Source) i nuovi providers SaaS o cloud sono riusciti a portare i propri modelli economici di offerta a livelli certamente competitivi rispetto alle tradizionali metodologie di vendita.
Su questo argomento, Gartner conclude: entro il 2011, l’open source dominerà le infrastrutture software dei provider cloud-based.
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